Oltre al Mobile Wallet, nel panorama dei pagamenti digitali emergono altri dispositivi innovativi particolarmente in crescita: i wearable, termine che letteralmente significa “indossabili”. Ma di cosa si tratta esattamente e perché sono innovativi? All’interno di questo articolo proviamo dunque a spiegare l’importanza dei pagamenti digitali tramite oggetti indossabili partendo proprio dalla tecnologia abilitante, vale a dire quella Wearable, attraverso i dati della Ricerca dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano.
Che cosa sono i wearable e come funzionano?
Quando si parla di tecnologie wearable, dispositivi wearable o semplicemente wearables, si fa riferimento a oggetti connessi dotati di tecnologia elettronica e capacità computazionale che un utente può portare sulla sua persona (orologi, bracciali, anelli, occhiali o altro).
Più nel dettaglio, i wearable sono abilitati dall’Internet of Things, che ha permesso di sviluppare oggetti intelligenti indossabili con cui possiamo interagire in qualsiasi momento della giornata. Oltre alla “indossabilità”, le caratteristiche principali di questi dispositivi – tipiche degli oggetti del mondo IoT – sono le seguenti:
Sensoristica
Connettività
Processori
Efficienza energetica
Effettività di costo
Qualità e affidabilità
A differenza di altri dispositivi mobili con cui gli utenti interagiscono (tablet, smartphone), i device wearable possono essere onnipresenti lungo la giornata e quindi il loro utilizzo può essere tendenzialmente alto, dato che offrono un’esperienza seamless che si integra con la quotidianità delle persone. Infatti, il loro obiettivo è proprio rendere più semplice, veloce e automatizzato l’accesso a determinati dati e funzionalità.
Dispositivi Wearable, ambiti di utilizzo
Data la loro versatilità, i dispositivi wearable sono sempre più utilizzati in diversi ambiti, tra cui:
Salute e medicina
Pagamenti
Educazione
Fitness
Trasporti
Intrattenimento (gaming, musica)
Per esempio, nell’ambito dei Pagamenti innovativi sono sempre più diffusi dispositivi indossabili (smartwatch, smart band) che, grazie ad appositi chip dotati di tecnologia NFC (acronimo di Near Field Communication), sono abilitati per il pagamento nei negozi fisici: per pagare, è sufficiente avvicinare il proprio dispositivo al POS dell’esercente, proprio come si farebbe con una carta. Rispetto ai pagamenti con smartphone o carta e, quindi, ai Mobile Payment, pagare con un wearable è più immediato perché non richiede di estrarre nulla dalla tasca, rivelandosi comodo, soprattutto, nel caso di pagamenti che non richiedono l’inserimento del PIN perché non raggiungono la soglia limite.
Un altro caso riguarda l’ambito Salute & medicina, dove i wearable sono utilizzati per il rilevamento dei dati sulla salute e sullo stile di vita degli utenti (es. battito cardiaco, movimento, livelli di glucosio nel sangue, pressione) e tali dati possono essere trasmessi a una centrale operativa che, in base alle informazioni raccolte, può richiedere il ricovero del paziente, l’intervento di un medico specialista o un consulto da remoto.
Dallo Smartphone ai i pagamenti con Smartwatch
Se è vero che nei prossimi anni lo smartphone sarà al centro della crescita degli Innovative Payment, d’altro lato si stanno diffondendo pagamenti anche attraverso un’altra tipologia di oggetti connessi: gli smartwatch, che rappresentano il dispositivo wearable più utilizzato.
Tra i servizi di pagamenti più diffusi, oltre ad Apple Pay, Samsung Pay e Google Pay – supportati dagli orologi con i relativi sistemi operativi – in Italia sono presenti già dal 2018 i servizi di Garmin (Garmin Pay) e Fitbit (Fitbit Pay), adottati da diverse banche e istituti finanziari come BNL, Fineco, Intesa Sanpaolo e Nexi, mentre dal 2020 è attivo Swatch Pay!, lanciato dal produttore svizzero di orologi Swatch.
Il futuro per dei pagamenti tramite wearable
Dei 20,3 miliardi di euro del valore complessivo degli Innovative Payment in Italia nel 2022, l’80% è rappresentato dalla componente Mobile e Wearable Payment in prossimità, il cui valore complessivo è di 16,3 miliardi di euro di transato (+122% rispetto al 2021). Si tratta di una crescita esponenziale, che coinvolge tutti i pagamenti effettuati in prossimità di una cassa, ma anche di tutti i pagamenti effettuati tramite app presso le vending machine.
La componente wearable risulta essere quella maggiormente in crescita (+204%) rispetto a quella Mobile, anche se il punto di partenza dei dispositivi indossabili è nettamente più basso rispetto a quello degli smartphone. Il notevole aumento dei wearable potrebbe suggerire la possibilità che in futuro i dispositivi indossabili sostituiranno – almeno in alcuni casi – lo smartphone nel mondo dei pagamenti innovativi.
Attualmente, però, la loro integrazione nel mondo dei pagamenti è comunque supportata dallo smartphone principalmente per motivi di sicurezza, in quanto offrono la possibilità di visualizzare in tempo reale le informative relative alle proprie transazioni. Inoltre, grazie allo schermo, è possibile accedere a servizi aggiuntivi rispetto al semplice pagamento (buoni sconto, carte fedeltà, servizio di risparmio, etc.).
Un altro fattore che potrebbe contribuire all’aumento dell’adozione dei wearable fra la popolazione è l’attuale diffusione degli smartwatch per obiettivi di fitness e benessere: sapendo quanto sia comodo utilizzare un braccialetto o un orologio per tracciare la propria attività fisica, ciò potrebbe incentivare l’utilizzo dei wearable anche per pagare “on the go”.
Nel corso degli ultimi anni i device “wearable” che supportano il pagamento si stanno ulteriormente ampliando, andando oltre gli oggetti più comuni, come braccialetti, portachiavi, anelli e capi d’abbigliamento, arrivando fino a chip sottopelle e smalto per le unghie.
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