I vincitori del Premio Innovazione Digitale in Sanità 2025 del Politecnico di Milano

Comunicato stampa Sanità Digitale Maggio 2025

L’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano premia i vincitori del Premio Innovazione Digitale in Sanità 2025. Scopri i progetti vincenti.

 

AUSL di Reggio Emilia, ARES Sardegna e Azienda Zero Veneto vincono il riconoscimento assegnato dall’Osservatorio Sanità Digitale

Menzione speciale per ASL Barletta-Andria-Trani e Villa Erbosa del Gruppo San Donato.

L’ASP di Siracusa vince il Premio FIASO mentre IRCCS Humanitas vince il premio del pubblico

 

Milano, 23 maggio 2025 AUSL di Reggio Emilia, ARES Sardegna e Azienda Zero Veneto. Sono questi i vincitori dell’edizione 2025 del Premio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano, il riconoscimento dell’Osservatorio Sanità Digitale* che punta a creare occasioni di conoscenza e condivisione dei migliori progetti della Sanità digitale in Italia, assegnato ieri in occasione del convegno “Sanità Digitale: i germogli della trasformazione”. Il riconoscimento è stato assegnato alle realtà che si sono maggiormente distinte nella capacità di utilizzare le moderne tecnologie digitali, selezionate tra 7 finalisti. IRCCS Humanitas si aggiudica il premio assegnato dal pubblico e ASP di Siracusa il premio assegnato dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (FIASO).

“Anche quest’anno i progetti selezionati – afferma Cristina Masella, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Sanità Digitale – dimostrano come le soluzioni digitali stiano sempre più supportando il percorso di cura e assistenza del paziente e i processi clinici, consentendo la collaborazione dei diversi attori sul territorio. L’obiettivo del Premio, da sempre è quello di dare visibilità alle realtà che si dimostrano innovative, incentivando meccanismo virtuoso di condivisione delle esperienze e l’avvio di nuove collaborazioni”.

 

Tutti i casi Finalisti e Menzionati

Categoria: Soluzioni digitali a supporto del territorio e Telemedicina

 

Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria – L’ASP di Reggio Calabria serve un bacino di utenza che comprende 92 comuni, con una popolazione di oltre 520.000 abitanti. L’organizzazione territoriale dell’Azienda è suddivisa in tre Distretti sociosanitari, n. 5 IIPP. Il progetto “TELEMED_OLTRELEMURA – Servizi di Telemedicina nelle carceri” nasce per rispondere alle esigenze di salute della popolazione detenuta e per superare sfide quali la scarsa disponibilità delle risorse sanitarie, la progressiva riduzione della forza lavoro e condizioni economiche e logistiche sfavorevoli. Il progetto ha previsto l’implementazione di un nuovo modello organizzativo a supporto della medicina penitenziaria e, in particolare, lo sviluppo di una piattaforma informatica di Telemedicina per migliorare l’utilizzo delle risorse professionali, talvolta insufficienti, per rispondere tempestivamente ai bisogni di salute. Nello specifico, il progetto ha previsto la possibilità di svolgere esami ematochimici di routine e di controllo mediante un Point Of Care, di effettuare ECG ed esami radiologici refertati da remoto mediante la piattaforma, evitando spostamenti verso l’esterno – con un notevole abbattimento dei costi di trasferimento e tempestività delle risposte assistenziali – e di effettuare Televisite, specialmente in ambito psichiatrico. Per la realizzazione del progetto sono stati coinvolti nella prima fase sperimentale, n. 400 detenuti presso l’IP di Arghillà e circa 30 professionisti sanitari, sia dell’Istituto Penitenziario sia delle Unità Ospedaliere circostanti (es. cardiologi, radiologi). Da maggio a dicembre 2024, sono stati effettuate 390 attività di Teleconsulto e Televisita e 600 di Telemonitoraggio (220 di ECG e 390 di RX) ed è stato registrato un calo del 50% dei trasferimenti di detenuti al Pronto Soccorso, anche grazie all’utilizzo dei Point Of Care. Tutte le attività sanitarie da remoto sono state registrate in piattaforma e su appositi verbali. I benefici riscontrati riguardano l’ambito sanitario (es. abbattimento dei tempi di attesa), custodiale (es. riduzione dei rischi per la sicurezza) ed economico (es. azzeramento dei costi di trasferimento). È stata avviata e si concluderà a giugno 2025 l’estensione progressiva della Telemedicina agli altri Istituti Penitenziari dell’Azienda e avviare il processo di dematerializzazione dei ricettari e informatizzazione delle procedure di approvvigionamento dei farmaci.

 

Azienda Sanitaria Territoriale Ascoli Piceno – L’area di competenza dell’AST Ascoli Piceno comprende complessivamente 33 Comuni, il progetto è stato avviato in una prima fase su 17 di questi per circa 26 mila abitanti, esteso gradualmente a 22 Comuni per circa 55 mila abitanti, con l’obiettivo di arrivare a coprire gradualmente l’intero territorio provinciale. Il “progetto di Cooperazione Interterritoriale in area sisma: da ‘Smart Village – Gruppo di Azione Locale (GAL) Piceno’ a un modello innovativo di assistenza sociosanitaria” ha l’obiettivo di garantire il rispetto dei LEA verso i cittadini residenti in tutti i Comuni e, in particolare, verso gli anziani (over 75) e le persone fragili sostenendoli nella cura della salute, nelle autonomie e migliorando la qualità della loro vita. Il progetto ha previsto lo sviluppo di un sistema di Telemedicina sperimentale su tutto il territorio provinciale. In particolare, sono stati attivati i servizi di Telerefertazione e Telemonitoraggio nell’ambito di varie discipline quali cardiologia, pneumologia, dermatologia, riabilitazione, nefrologia e dialisi con l’obiettivo di migliorare l’integrazione ospedale-territorio e mettere a disposizione dei professionisti sanitari strumenti digitali utili all’erogazione di attività di assistenza al domicilio o presso ambulatori territoriali. L’assegnazione di dispositivi per il Telemonitoraggio ha previsto la formazione dell’anziano, del suo caregiver, di tutto il personale sanitario e sociale coinvolto nelle diverse fasi. Per la durata della sperimentazione, l’utente è stato supportato da un mediatore digitale per effettuare le misurazioni, permettendo al medico di medicina generale di controllare da remoto i parametri misurati direttamente dai suoi pazienti e restare aggiornato sul loro stato di salute. Il progetto ha messo a disposizione una piattaforma protetta alla quale vengono abilitati per l’accesso i pazienti/caregiver delegato, gli MMG, gli Infermieri di comunità, l’Assistente Sociale e tutti gli Specialisti che hanno una presa in carico del paziente, raccogliendo ogni utile valutazione clinica, sociosanitaria e sociale potenzialmente condivisibile fra tutti gli attori autorizzati. Il progetto ha inizialmente coinvolto 37 residenti nei 17 Comuni e sono state programmate tre giornate di screening per l’esecuzione di visite cardiologiche, fisiatriche, nutrizionali, psicologiche, sociali. Tra i benefici: la riduzione del fenomeno di isolamento sociale, degli accessi impropri al Pronto Soccorso, delle liste di attesa e la qualificazione della spesa sanitaria pubblica. A maggio l’esperienza pilota è stata estesa a 22 Comuni con l’attivazione del progetto presso 3 Punti Salute (su 6 previsti) e graduale copertura fino a 30 Comuni. I Punti salute sono strutture all’interno delle quali saranno erogate prestazioni di tipo diagnostico e assistenziali, successivamente refertate da un medico specialista o altro professionista tramite strumenti di Telemedicina.

 

Azienda Sociosanitaria Ligure 4 – L’ASL 4 serve un bacino di utenza che comprende 40 comuni circostanti a Chiavari, con una popolazione di oltre 147.000 abitanti. L’organizzazione territoriale dell’Azienda è suddivisa in tre Distretti sociosanitari e dispone di tre ospedali suddivisi tra i Distretti. Il progetto “Integrazione ospedale-territorio: dalla teoria alla pratica” ha come obiettivo il rafforzamento della sanità territoriale per rispondere ai bisogni di una popolazione sempre più caratterizzata da cronicità e fragilità e l’ottimizzazione della gestione delle risorse e della presa in carico dei pazienti. Il progetto mira a una riorganizzazione dei percorsi assistenziali basata su un modello di presa in carico integrata dove ospedale, territorio e domicilio diventano parte di una rete unica e coordinata. In questo contesto, la Centrale Operativa Territoriale (COT) è lo snodo organizzativo che indirizza il paziente verso i percorsi assistenziali più appropriati, evitando accessi non necessari alle strutture ospedaliere. Il progetto ha previsto la definizione di protocolli operativi per il teleconsulto, la televisita, il telemonitoraggio e la teleconsulenza e, in particolare, è stato implementato il servizio di teleconsulto tra MMG e specialisti ospedalieri di diverse specialità, tra cui dermatologia, allergologia, dietologia, nefrologia, neuroradiologia e pneumologia. Per la realizzazione del progetto è stata inoltre effettuata un’integrazione della medicina digitale con il sistema di qualità e gestione del rischio clinico, adottando la metodologia FMEA (Failure Mode and Effects Analysis). Da giugno 2024 la COT ha preso in carico 20.000 richieste, dimostrando la capacità della telemedicina di favorire un modello di assistenza integrata, soprattutto nelle aree più periferiche. Il servizio di teleconsulto ha coinvolto 90 MMG e ha dimostrato effetti positivi in diverse specialità, in particolare nella dermatologia, dove le prescrizioni di visite specialistiche da parte del MMG sono diminuite del 40%, contribuendo alla riduzione delle liste d’attesa. Guardando al futuro, si intende estendere progressivamente le attività di telemedicina a tutte le specialità e a tutti gli operatori sociosanitari del territorio, ampliando l’accesso ai servizi per un numero sempre maggiore di pazienti.

 

Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia – IRCCS – L’AUSL di Reggio Emilia ha come territorio di competenza la provincia di Reggio Emilia, costituita da 42 Comuni, 7 Unioni dei Comuni per circa 535 mila residenti. L’organizzazione dell’Azienda prevede un presidio ospedaliero unico costituito da 6 stabilimenti, 6 Distretti e 4 Dipartimenti territoriali provinciali. Il progetto “Cartella Clinica Informatizzata Territoriale per i percorsi di assistenza domiciliare (e oltre…)” mira a replicare le buone pratiche già consolidate in ambito ospedaliero anche in contesti territoriali, al fine di creare un percorso di presa in carico “globale” del paziente in ambito sanitario e socio-sanitario. La cartella “Matilde” permette a tutti i professionisti di consultare in modo integrato i dati di cura del paziente, dalla fase di ricovero fino all’assistenza domiciliare, nonché di altri percorsi complessi, con riduzione di rischi e garanzia di una documentazione corretta e tracciabile. In un’ottica di transizione tra diversi percorsi di cura, ciò consente di creare un flusso di informazioni continuo tra degenze ospedaliere, servizi intermedi e servizi territoriali, permettendo di valutare le esigenze dei pazienti a 360 gradi anche nella prospettiva di cambio setting ad opera delle Centrali Operative Territoriali. La realizzazione della Cartella ha previsto diverse fasi progettuali, partendo dalla creazione di gruppi di lavoro composti da figure multidisciplinari, quali infermieri, case manager, medici, amministrativi, farmacisti, informatici e responsabili organizzativi. Sono stati formati oltre 300 professionisti e distribuiti oltre 170 dispositivi per utilizzo in mobilità. Da Gennaio 2025 ad Aprile, sono stati gestiti 7.500 pazienti, erogate circa 73 mila prestazioni a domicilio e compilate oltre 18 mila schede (es. Accertamento Infermieristico, Anamnesi Medica, PAI) inviando sul Fascicolo Sanitario Elettronico la relativa “cartella di assistenza domiciliare” con dati aggiornati in tempo reale. Per il futuro, è prevista una progressiva estensione della cartella verso gli enti esterni socio-sanitari (Case Residenze Anziani, Servizi di Assistenza Domiciliare Socio Assistenziale, Servizi Sociali Comunali-Unionali) per una sempre migliore integrazione ed erogazione di servizi.

 

Categoria: Soluzioni digitali a supporto dei processi clinici

Azienda Regionale della Salute della Regione Sardegna – L’ARES Sardegna supporta le altre Aziende sanitarie regionali nella produzione di servizi sanitari e socio-sanitari. Il sistema sanitario regionale comprende 9 Presidi Ospedalieri sede di DEA di I e II livello e 11 Aziende Ospedaliere e Sanitarie. Il progetto “Cartella Clinica Elettronica Regionale della Sardegna (CCERS)” nasce dall’esigenza di digitalizzare i processi sanitari in maniera uniforme tra gli Enti sul territorio regionale e migliorare il processo di raccolta, archiviazione e consultazione dei dati. In particolare, l’introduzione della CCERS mira a superare i limiti della cartella clinica cartacea e a ridurre il rischio clinico in fase di prescrizione della farmacoterapia, riducendo la frammentazione delle informazioni tra gli Enti Sanitari e tra i diversi setting assistenziali. Inoltre, il progetto punta all’arricchimento del patrimonio informativo regionale sanitario per finalità di programmazione e ricerca scientifica. L’iniziativa, svolta in collaborazione con Dedalus, ha previsto lo sviluppo di soluzioni quali: la Cartella Clinica Elettronica di ricovero e ambulatoriale con sistema di prescrizione e somministrazione informatizzata della terapia; un sistema di supporto alle decisioni cliniche per fornire raccomandazioni basate su dati, evidenze scientifiche e linee guida; un Clinical Data Repository realizzato in tecnologia FHIR; un sistema di Instant Messaging per l’interazione tra i professionisti sanitari all’interno di una rete privata e protetta; sistema di Meeting Multidisciplinare, Bed Management con visibilità del singolo reparto sul territorio regionale e la Business Intelligence. La soluzione CCERS, certificata come dispositivo medico secondo MDR 2017/745, risulta implementata nei 9 presidi ospedalieri DEA di I e II livello della Regione e attualmente risultano in fase di consolidamento tutte le funzionalità della Cartella presso tutti i reparti ospedalieri e ambulatoriali. Da gennaio ad aprile 2025 sono circa 7.400 le Cartelle attivate e oltre 11.800 le prescrizioni di terapie informatizzate. Il progetto sta interessando 167 reparti di degenza e circa 250 ambulatori per un totale di 1.800 medici, 3.700 infermieri e 1.300 OSS. Risultano in fase avanzata di progettazione le attività per l’estensione delle soluzioni della CCER nelle restanti strutture Ospedaliere e territoriali della Regione, oltre che l’attivazione dei percorsi tecnici e organizzativi per l’interoperabilità tra l’Ospedale e il Territorio, sfruttando in particolare le potenzialità del Clinical Data Repository implementato sulla CCERS.

 

Azienda Zero di Regione Veneto – Azienda Zero Veneto, istituita nel 2016, sviluppa servizi per la sanità per la Regione Veneto (territorio che conta circa 4,8 milioni di abitanti) e ha come obiettivo il miglioramento continuo delle performance cliniche, assistenziali, sociosanitarie ed economico-finanziarie del Servizio Sanitario Regionale. Il progetto di realizzazione del Sistema Informativo Integrato per i Laboratori di Anatomia Patologica della Regione Veneto nasce dall’esigenza di fornire agli Enti Sanitari uno strumento digitale per l’ottimizzazione dei processi diagnostici, prognostici e predittivi e per la standardizzazione dei referti, uniformando il flusso di lavoro dei laboratori a livello regionale. Il progetto ha previsto lo sviluppo di una piattaforma regionale di gestione delle anatomie patologiche, basata sull’infrastruttura di Amazon Web Services, che prevede l’archiviazione e la visualizzazione delle immagini dei vetrini virtualizzati. La piattaforma, integrata con sistemi aziendali e strumenti elettromedicali, consente lo svolgimento di attività di Teleconsulto e refertazione assistita, l’ottimizzazione dei tempi di refertazione grazie all’utilizzo di strumenti di Intelligenza Artificiale e la tracciabilità dei preparati diagnostici. Il progetto ha consentito la realizzazione di una comunità diagnostica virtuale regionale dove poter gestire diagnosi più complesse, sopperire a eventuali carenze temporanee di patologi specialisti e supportare la formazione. Sono stati, inoltre, coinvolti 640 professionisti afferenti a 12 Enti Sanitari. Fino a febbraio 2025, il sistema ha permesso di generare oltre 330 mila referti, 2 milioni di vetrini e di rilevare oltre 3.300 non conformità. Per il futuro, si prevede di sviluppare un cruscotto di indicatori per la comparazione dei processi tradizionali con quelli digitali e la valutazione dell’impatto legato alla trasmissione e archiviazione delle immagini digitali.

 

IRCCS Humanitas Research Hospital – Il Gruppo Humanitas conta 126 mila interventi chirurgici e 15 milioni di visite ambulatoriali annuali, oltre 1 milione e 320 mila pazienti, 216 mila ricoveri annuali e circa 3.000 medici. Il gruppo di ricerca include oltre 400 ricercatori provenienti da 16 Paesi. Il progetto “Tumore al seno: diagnosi precoce nello screening grazie all’IA” ha l’obiettivo di supportare i professionisti sanitari nella diagnosi precoce del tumore al seno, patologia che in Italia colpisce circa 60 mila donne ogni anno. In particolare, il progetto prevede l’introduzione di strumenti di Intelligenza Artificiale in grado di analizzare le immagini mammografiche, verificare in tempo reale la qualità di tali immagini e la densità mammaria, uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo del tumore. La piattaforma offre inoltre funzionalità avanzate, tra cui la possibilità di affiancare i radiologi nell’individuare lesioni mammarie favorendo diagnosi sempre più precise e, di conseguenza, trattamenti mirati e personalizzati. Il progetto è articolato nelle seguenti fasi: valutazione dei bisogni dell’area di radiologia Senologica, scouting delle soluzioni di mercato, valutazione economica del progetto e definizione aspetti contrattuali con il fornitore, fase pilota di implementazione della soluzione su quattro mammografi nell’area di Milano (IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, Medical Care Fiordaliso) e formazione dei tecnici di radiologia e dei radiologi. Il progetto, avviato a novembre 2024, ha coinvolto 8 radiologi e 21 tecnici e il sistema ha permesso di analizzare 9.600 immagini mammografiche (dati raccolti ad aprile 2025). Il software di AI permette di valutare in tempo reale l’aderenza delle immagini a 14 parametri di qualità: l’analisi ha mostrato un incremento del 6% delle immagini classificate come appropriate e una riduzione del 9% di quelle ritenute inadeguate. Entro il 2025 il software verrà adottato in diverse strutture del gruppo Humanitas, tra cui Varese, Bergamo e Catania.

 

Vincitore del Premio FIASO

Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa – L’ASP di Siracusa gestisce i servizi sanitari nella provincia omonima, con una popolazione residente complessiva di 400.000 abitanti. Dispone di circa 3.300 dipendenti e comprende 6 strutture ospedaliere, con 5 Pronto Soccorso. Il progetto “Change Management e approccio data-driven per la trasformazione del Pronto Soccorso: l’esperienza di Siracusa” si inserisce in un percorso più ampio di reingegnerizzazione del Pronto Soccorso (PS) che prevede la digitalizzazione del PS, l’integrazione ospedale-territorio e la centralità della persona. L’iniziativa intende migliorare l’esperienza del cittadino e aumentare l’efficienza del sistema emergenza-urgenza. È stato sviluppato un sistema per monitorare il percorso clinico-assistenziale dei pazienti, suddiviso in tre parti: un sistema di tracciamento in tempo reale accessibile da remoto da parte dei familiari tramite link sicuro (autenticazione a due fattori tramite codice fiscale e token) inviato via SMS al triage; un sistema digitale che segnala automaticamente ai Distretti i pazienti over65 da indirizzare verso servizi di cure domiciliari o palliative; cruscotti direzionali e dashboard interattive di monitoraggio accessibili dai referenti del PS e dalla Direzione Medica, che integrano dati su tempi tra triage e visita, durata media degli episodi, sovraffollamento, accessi giornalieri, carichi di lavoro e andamento delle segnalazioni. Il progetto si è articolato in quattro fasi operative: l’analisi dei bisogni, lo sviluppo tecnico e test pilota nei PS aziendali, la formazione teorico-pratica degli operatori di Pronto Soccorso, Ufficio Relazioni con il Pubblico, Assistenza Domiciliare Integrata e Cure Palliative, introduzione aziendale e apertura al riuso interaziendale. Il progetto, a regime da luglio 2024, ha portato a una riduzione del 34% della permanenza media in PS (da 7,3 a 4,81 ore a Aprile 2025 nel PS di Siracusa), una riduzione da 59 a 48 minuti del tempo medio triage-visita, l’attuazione di oltre 4.500 segnalazioni di over65 in 8 mesi attivate verso i servizi territoriali, con un picco di oltre 2.200 segnalazioni nel Diretto di Siracusa. Su 451 feedback raccolti sul PS Tracking, l’86% sono positivi. Nel 2024 il sistema è stato reso disponibile alle altre Aziende del SSR e, nel prossimo futuro, saranno sviluppate nuove funzionalità tra cui l’integrazione del sistema con le Cartelle Cliniche Elettroniche e referti di laboratorio, l’ampliamento delle dashboard direzionali con strumenti di early warning sul sovraffollamento, l’applicazione di modelli predittivi sui flussi del PS a supporto della programmazione delle risorse e l’estensione del tracciamento ad altre aree critiche (es. ambulatori ad alta intensità).

 

Menzioni

La ASL Barletta-Andria-Trani riceve una menzione speciale per il progetto “Sistemi di Tracciabilità dei Tempi Chirurgici” che ha l’obiettivo di migliorare l’efficienza operativa dei processi intra-operatori attraverso la rilevazione automatica e al monitoraggio dei tempi associati agli eventi, consentendo di ottimizzare la pianificazione delle risorse ed efficientare i costi associati all’attività chirurgica che rappresentano circa il 40% dei costi totali. Il progetto evidenzia l’importante ruolo dei dati per la presa di decisioni più consapevoli e per una maggiore standardizzazione dei flussi e tracciabilità dei processi, con un conseguente miglioramento dei servizi rivolti ai pazienti.

È stata inoltre assegnata una menzione speciale a Villa Erbosa del Gruppo San Donato con il progetto “WTS Planning” che ha l’obiettivo di garantire una gestione trasparente e tempestiva dei ricoveri chirurgici programmati, garantendo la digitalizzazione delle informazioni e la tracciabilità dello stato delle liste d’attesa, anche grazie all’integrazione con i flussi verso SIGLA (Sistema Integrato Gestione Liste d’Attesa della Regione Emilia-Romagna). L’utilizzo della piattaforma ha portato a una riduzione dei tempi di trasmissione delle richieste di ricovero e a un miglioramento della tempestività nell’inserimento in lista d’attesa, nonché una maggiore affidabilità informativa per il monitoraggio istituzionale e per la gestione dei flussi intraospedalieri da parte della Regione.

 

* L’edizione 2024-25 dell’Osservatorio Sanità Digitale della POLIMI School of Management è realizzata con il supporto di Almaviva, Amazon Web Services, BVA Doxa, Chiesi Italia, Cisco, COMARCH, Dedalus, Engineering, Exprivia, GPI, GSK, HOMNYA, Maps Healthcare, Philips, Xenia Reply, Roche, Sanofi Italia, SUMMEET, Vodafone Italia; ab medica, Doctolib, GS1 Italy, Novartis, Oracle, PA Advice, Tesi Elettronica e Sistemi Informativi, TESI T4MED; e con il patrocinio di AISC, AiSDeT, AISIS, AMD, AME, Alleanza Malattie Rare, Anitec-Assinform, APMARR, ASSD, CARD Italia, Confindustria Dispositivi Medici, FADOI, FAND, Farmindustria, FederASMA e ALLERGIE, Federfarma, Federsanità, FIASO, FNOPI, HIMMS, Onconauti, SIMFER, Società Italiana di Telemedicina.

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I vincitori del Premio Innovazione Digitale in Sanità 2025 del Politecnico di Milano

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